Valle di Susa

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La Val di Susa (in occitano Val Susa, in arpitano Vâl Susa) è una valle alpina situata nella parte occidentale del Piemonte, ad ovest di Torino.
Ponte naturale verso l'Europa e teatro di importanti eventi storici, la Valle di Susa custodisce un immenso patrimonio di arte e cultura che, in aggiunta alle bellezze naturali delle montagne e dei boschi di fondovalle, rende straordinario e unico questo territorio.

Una visita in Valle Susa non può che deliziare i sensi e soprattutto gusto e olfatto. Le comunità locali rendono infatti omaggio ogni anno ai propri prodotti con appuntamenti culinari, sagre e mostre mercato, offrendo l'occasione di degustare alcune di queste specialità e scoprire le piccole grandi bellezze di questa terra incastonata tra le montagne, a pochi chilometri da Torino.

La tradizione culinaria locale è inevitabilmente legata alla posizione geografica e alla storia del territorio oltre che alle varie contaminazioni etnografiche. L'enogastronomia è quindi un aspetto originale attraverso cui scoprire questi luoghi ricchi di fascino: un immenso patrimonio di natura, arte e tradizioni gastronomiche. E' ai romani, ad esempio, che si deve lasistematica coltivazione della vite sui ripidi pendii valsusini, terreno ideale per la produzione di vini eccellenti quali l'Avanà, il Becquet e Carcairon, oltre che dei vitigni classici del Piemonte come il Dolcetto e il Barbera.

Altro caposaldo della cucina montana è notoriamente la produzione casearia. Il plaisentif, il formaggio dalla crosta rossa (che secondo la tradizione era prodotto con il latte munto illecitamente dai pastori), il reblochon, il murianen, la toma del lait brusc sono alcuni degli ottimi formaggi che la Valle Susa annovera tra le sue fila, ognuno con caratteristiche e origini differenti.

Castagne pregiate. La varietà locale è sicuramente una delle più pregiate presenti sul mercato, adatta al consumo fresco e alla produzione di marrons glacés, è stata riconosciuta come “Marrone della Valle Susa”, di cui si distinguono tre tipi: Marrone di S. Giorio, Marrone di Bruzolo e la tardiva di Meana.

I salumi rappresentano un altro importante settore della gastronomia valsusina: l'originalità dei prodotti sta nella loro preparazione, che differisce di luogo in luogo. Accanto al più noto Prosciutto Crudo della Valle Susa, l’unico prosciutto crudo stagionato del Piemonte, si possono assaggiare la Bondiola, il Salame di Mica, la Mocetta, il Viurun di Bardonecchia e la Salsiccia di Cavolo.

Agli amanti dei dolci possiamo assicurare che la produzione dolciaria della Valle Susa sarà sicuramente capace di soddisfare i palati più esigenti. Da provare la famosa focaccia di Susa, preparata con uova, zucchero, farina e burro, si presenta come una grossa forma di pane, ma con una deliziosa caratteristica: la superficie è ricoperta di zucchero caramellato. Senza dimenticare i canestrelli, i Gofri e il Pan della Marchesa.

Una visita in Valle Susa è un'esperienza unica ed originale per per immergersi nella storia, nell'arte e soprattutto nel gusto e nelle tradizioni di una terra millenaria.

RAGGIUNGERE LA VALLE DI SUSA

In auto
L'autostrada A32 collega i principali paesi della Valle di Susa con la città di Torino e con la Francia attraverso il traforo del Frejus.
È possibile percorrere la Valle di Susa con la Strada Statale 24 del Monginevro (SS 24), o con la Strada Statale 25 del Moncenisio (SS 25).

In autobus
La Valle di Susa è collegata da diversi servizi di autobus:


Transporto ferroviario
Il servizio di treni attraversa molte delle località della Valle di Susa, da Torino Porta Nuovafino a Bardonecchia. Informazioni e orari www.trenitalia.it

STORIA DELLA VALLE DI SUSA

Epoca antica

Storia 

L'arco romano di Susa (9-8 a.C.)I primi insediamenti stabili dell'uomo risalgono circa al quinto millennio a.C., ma le prime evidenti testimonianze risalgono ai secoli V e VI a.C., e risultano costituite perlopiù da coppelle scavate nella roccia, incisioni e iscrizioni rupestri presenti in gran numero in tutta la vallata. Alcuni antropologi ipotizzano che in queste zone sia avvenuto l'incontro delle tribù celtiche transalpine con quelle celto liguri locali, altri invece sostengono che l'influenza della popolazione celtica sul territorio sia stata minimale.

Al tempo della Roma repubblicana i valichi alpini della Valle iniziarono ad acquisire un'importanza strategica a carattere militare: si tramanda che l'esercito di Annibale sia transitato attraverso il Valico del Monginevro nel 218 a.C.

Per due volte, nel 61 e nel 58 a.C. fu la volta di Giulio Cesare in marcia verso le Gallie, grazie all'alleanza con il sovrano locale Donno. Dai Commentarii de bello Gallico (lib. I, cap. X) si evince che il confine tra la Gallia cisalpina e la Gallia transalpina fosse situato nella zona di Ocelum (ad ovest della Statio ad fines, odierna Drubiaglio).

L'alleanza tra i romani e le popolazioni locali venne sancita probabilmente tra il 13 e il 12 a.C. con un accordo tra il re Cozio, figlio di Donno, e l'imperatore Augusto. In questo periodo venne eretto l'arco romano di Susa.

Dopo tre secoli di relativa pace iniziò un nuovo periodo di guerre, dovute anche al progressivo indebolimento dell'apparato statale romano. nel 311 d.C. vi fu, da parte di Costantino, l'assedio di Susa alleata del rivale Massenzio. I rapporti con il potere centrale si fecero via via sempre più labili, mentre iniziavano le prime invasioni barbariche.

Periodo Medioevale 

Alto Medioevo
Dopo la caduta dell'Impero romano d'occidente si susseguirono al potere i Goti (c. 490-530), i Bizantini (c. 530-570) ed i Longobardi (c. 570-774). Il confine tra il regno Longobardo e quello dei Franchi, ricalcante quello dell'epoca romana, fortificato e militarizzato in modo permanente, era conosciuto allora come Clusae Longobardorum (Chiuse Longobarde). Oltre le chiuse, in territorio Franco, fu fondata l'abbazia della Novalesa nel 726.

Tra il 773 ed il 774 l'esercito di Carlo Magno calò in Italia attraverso il Valico del Moncenisio e sconfisse i Longobardi.

Dopo la morte di Carlo Magno seguirono le invasioni Ungare (c. 900-950) e Saracene (c. 890-970). La lotta contro i Saraceni fu condotta da Arduino Glabrione il quale, liberata la valle ormai desolata, ne iniziò la ricostruzione. Tra il 983 ed il 987 fu fondata la Sacra di San Michele sul Monte Pirchiriano, ad opera di un gruppo di eremiti del monte Caprasio, guidati da San Giovanni Vincenzo. L'imponente corpo principale dell'edificio risale però al XII secolo.

Basso Medioevo
 La Sacra di San MicheleNell'anno 1001 Olderico Manfredi, nipote di Arduino Glabrione, ottenne dall'imperatore Ottone III la conferma del dominio sulla "terza parte della valle" (la restante parte era costituita dai feudi delle abbazie). Nel 1029 il medesimo feudatario fondò l'abbazia di San Giusto di Susa, donandole nello stesso momento una ricca parte delle proprie terre.

L'unione della casata Arduinica con quella Sabauda avvenne nel 1046 quando Adelaide, figlia di Olderico Manfredi, sposò Oddone, figlio di Umberto Biancamano. Dopo la morte di Adelaide l'alta valle passò nella sfera d'influenza del Delfinato, mentre la bassa valle rimase fedele alla casata sabauda.

Sant'Antonio di Ranverso fu fondata sul finire del XII secolo come ospedale in seguito alle epidemie di "fuoco Sacro", e la Certosa di Montebenedetto a partire dal 1197 ospitò i monaci della Certosa della Losa, a suo tempo abbandonata in seguito alle invasioni saracene.

Nel corso del XIII secolo vi fu un periodo di abbondanza dei raccolti e di ripresa dei traffici commerciali, in particolar modo attraverso il valico del Moncenisio. Le attività agricole vennero regolamentate e ad alcune città come Susa ed Avigliana furono concessi degli statuti. I vari castelli, da opere puramente difensive, si trasformarono nelle residenze fortificate dei signori feudali o iniziarono a cadere in rovina.

Il XIV secolo vide le lotte delle famiglie aristocratiche e la rivalità fra la Savoia ed il Delfinato. Nel 1349 il Delfino Umberto II fece atto di donazione delle sue piazzeforti al re di Francia, ed accettò che l'erede al trono francese portasse il titolo di "Delfino". Il confine francese venne così a ritrovarsi nella valle ed a ridosso dei domini sabaudi di Amedeo VI (il "Conte Verde").

Nel XV secolo le abbazie presentavano evidenti segni di declino: il numero dei monaci diminuiva, e quelle principali come la Sacra di San Michele e la Novalesa erano ormai gestite da abati commendatari. La Certosa di Montebenedetto fu abbandonata a favore di quella di Banda.

 Età moderna  [modifica] Il Forte di ExillesDurante il XVI secolo la valle di Susa fu in balia in particolar modo degli eserciti di Carlo V e Francesco I di Francia.

Tra il 1526 ed il 1533 Colombano Romean scavò sotto la Cresta dei Quattro denti il tunnel di 500 metri chiamato Pertus, che porta tuttora l'acqua nei campi delle borgate di Cels e Ramat.

La seconda metà del secolo vide in tutta Europa il divampare delle guerre di religione, che in valle di Susa si concretizzarono in un'aspra lotta contro la Riforma, in particolare contro le componenti Ugonotte e Valdesi.

Nel XVII secolo la Valle fu teatro di eventi bellici nell'ambito delle guerre tra Francia e Spagna.

Nel 1622 fu chiusa l'abbazia della Sacra di San Michele. Nel 1628 si registrò una grave carestia ed a partire dal 1629 si diffuse la peste. In questo periodo il Forte di Exilles divenne sempre più strategico e venne notevolmente ampliato. Secondo una leggenda tra il 1681 ed il 1687 fu qui imprigionato il personaggio chiamato la Maschera di Ferro.

Nel 1690 Vittorio Amedeo II, forte della nuova alleanza coi Valdesi, aderì alla lega contro Luigi XIV. Ciò suscitò come reazione l'invio delle truppe del generale Catinat, che si abbandonarono spesso ai saccheggi ed alle devastazioni. Nel 1697 in virtù di un trattato di pace le terre di Susa tornano in mano Sabauda.

Nel XVIII secolo la Valle fu coinvolta nelle guerre di successione europee. Nel 1708 i piemontesi conquistarono l'alta valle, situazione che venne sancita a livello di trattato nel 1713 (pace di Utrecht). Nel corso del secolo fu restaurato il forte di Exilles, e fu edificato il forte della Brunetta a Susa, in sostituzione di quello obsoleto di Santa Maria. La seconda metà del settecento fu un periodo di relativa pace.

 Età contemporanea  [modifica]A partire dal 1794 la Francia rivoluzionaria attaccò a più riprese la valle. Le vittorie di Napoleone portarono all'armistizio di Cherasco, che decretò la fine delle ostilità da parte piemontese. nel 1798 il re Carlo Emanuele IV abdicò, e la valle fu soggetta al governo francese fino al termine dell'era napoleonica nel 1814. Tornò in mano piemontese con la Restaurazione, qui incarnata dalla figura del nuovo re Vittorio Emanuele I.

Nel 1836 re Carlo Alberto ripristinò l'abbazia della Sacra di San Michele.

Il 22 maggio 1854 fu inaugurata la ferrovia Torino-Susa, e nel settembre 1871 fu aperto il traforo ferroviario del Frejus.

La valle di Susa non fu interessata né dagli eventi della prima guerra mondiale né da quelli della seconda, anche se a quest'ultima risalgono strutture belliche quali piattaforme di vedetta, fortini e batterie contraeree. In seguito all'ultimo conflitto la Valle Stretta, ancora nel bacino idrografico della Dora Riparia, fu ceduta alla Francia. Sempre a favore di quest'ultima è stato effettuato un arretramento del confine sotto al valico del Moncenisio.

Nel 1973 fu ripristinata l'abbazia della Novalesa.

GEOGRAFIA

La Valle, disposta in senso longitudinale, è percorsa dal fiume Dora Riparia. È toccata sia dalle Alpi Cozie (sulla destra della Dora e del Cenischia) che dalle Alpi Graie (sulla sinistra dei medesimi corsi d'acqua).

I torrenti Dora di Bardonecchia e Cenischia formano due importanti vallate che si diramano da quella principale.

Il nome deriva dalla città di Susa, posta all'imbocco della Val Cenischia. Da quest'ultima proviene la strada che percorre il Valico del Moncenisio, che proprio presso la città si incontra con quella proveniente dal Valico del Monginevro.

Curiosità
La vetta della Rocca Bernauda, nel comune di Bardonecchia, costituisce il punto più occidentale d'Italia (45°06′15″N 6°37′32″E / 45.10417°N 6.62556°E / 45.10417; 6.62556).

Geologia
L'origine della Valle di Susa va ricercata tra i 40 ed i 25 milioni di anni fa, durante una fase del processo dell'orogenesi alpina.

Tipologie rocciose
Sulla sinistra orografica dalla bassa valle e al Moncenisio si possono trovare calcescisti, gneiss, serpentini, micascisti e calcari. Il massiccio dell'Ambin è costituito da rocce cristalline e micascisti. Nell'alta valle vi sono calcescisti, quarziti, calcari e talvolta arenarie.

Sulla destra orografica da Rivoli ai laghi di Avigliana vi sono alcune formazioni moreniche. Da Avigliana a San Giorio si trovano gneiss e serpentini. Il massiccio dell'Orsiera-Rocciavrè è composto da gneiss e micascisti. Nell'alta valle vi sono infine calcescisti, serpentini e calcari.

È stato dimostrato che le montagne valsusine hanno al loro interno rocce contenenti amianto ed uranio.

Fiumi e Laghi 

Fiumi
Il fiume principale della Valle è la Dora Riparia lungo 125 km con un bacino di 1.251 km², affluente di sinistra del Po. La Dora Riparia nasce al Colle del Monginevro, sulle Alpi Cozie francesi, con il nome di Piccolo Dora che viene sostituito con Dora Riparia dopo l'affluenza del Torrente Ripa e Thuras.

Affluenti della Dora Riparia:

Cenischia (nasce al Moncenisio e termina nella Dora Riparia a Susa).
Dora di Bardonecchia (nasce nella confluenza tra il Rio di Valle Stretta e il Torrente di Rochemolles a Bardonecchia e termina a Oulx).
Rio Gerardo (nasce al Colle del Sabbione e confluisce nella Dora Riparia a Bussoleno).
Torrente Gravio (nasce sulla Punta Cristalliera e termina a Villar Focchiardo).
Torrente Gravio di Condove (nasce sulla Punta Sbaron e termina a Condove).
Torrente Messa (nasce sul Monte Civrari, ad ovest del Colle del Lys e termina ad Avigliana).
Rio Prebec (nasce sulla Grand'Uia e raggiunge la Dora Riparia nella frazione Vernetto di Chianocco).
Torrente Ripa (nasce sul Monte Gran Queyron, nella Valle Argentera e termina nel Torrente Thuras a Bousson, frazione di Cesana).
Rio Scaglione (nasce nel Vallone degli Adretti nel Parco naturale Orsiera - Rocciavrè).
Torrenti Sessi (nasce sul Monte Civrari, ad est del Colombardo, e termina a Caprie).
Torrente Thuras (nasce sul Colle di Thuras e termina nel Torrente Ripa a Bousson, frazione di Cesana)
Altri corsi d'acqua:

Torrente Rochemolles (nasce sulla Punta Sommeiller e termina nel Rio di Valle Stretta a Bardonecchia).
Rio Valle Stretta (nasce sul Monte Thabor e confluisce nel Torrente di Rochemolles a Bardonecchia).
Laghi
 Lago dell'Alpe Laune sopra Sauze d'Oulx.Laghetto dell'Alpe Laune (2043 metri, Sauze d'Oulx)
Lago dei 7 Colori (2329 metri, Cesana)
Lago di Rochemolles (1950 metri, Bardonecchia)
Lago del Moncenisio (totalmente in territorio francese anche se da un versante si attesta sulla Val di Susa)
Lago Nero (Cesana)
Lago Nero (Sauze d'Oulx)
Lago Paradiso delle Rane (1075 metri, San Giorio di Susa)
Lago Verde (totalmente in territorio francese anche se da un versante si attesta sulla Val di Susa)
Laghi di Ferrera Cenisio:

Lago Piccolo
Lago Grande
Laghi di Avigliana:

Lago Grande
Lago Piccolo

AMBIENTE

Le principali aree tutelate sono:

Il Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand, si estende dalla riva destra della Dora Riparia allo spartiacque con la Val Chisone dai 1000 ai 2600 metri di quota.
Il Parco naturale dei laghi di Avigliana, si estende su una superficie di oltre 400 ettari tra il centro storico di Avigliana e la Val Sangone.
Il Parco naturale Orsiera - Rocciavrè si estende su oltre 11 mila ettari tra Val Chisone, Val Sangone e Bassa Val di Susa. È stato istituito dalla Regione Piemonte nel 1980, è una delle più grandi aree protette montane piemontesi, dopo il Parco nazionale del Gran Paradiso, il Parco naturale delle Alpi Marittime e Parco nazionale della Val Grande.
 Flora.

La Val di Susa e la Val Chisone in seguito alla loro posizione geografica sono luogo d’incontro fra vegetazioni tipiche delle Alpi Marittime, Alpi Cozie Meridionali e Alpi Centrali. Nella porzione più bassa prevale il castagno puro o misto ad altre latifoglie, mentre salendo di quota s’incontra il faggio ceduo. Nei versanti esposti a Sud si trovano la roverella e il pino silvestre. All'interno della Valle prevale il larice insieme al pino cembro, che lo sostituisce alle alte quote. L’abete rosso e l’abete bianco costituiscono la parte prevalente del Gran Bosco di Salbertrand.

 FAUNA

La Val di Susa ospita una fauna ricca di varietà. I mammiferi sono di tipo medio-europeo e sono costituiti soprattutto da micromammiferi. Fra questi si segnalano varie specie di toporagno e di topi, il moscardino, il quercino e le arvicole. Sono presenti anche il riccio europeo occidentale e la talpa europea. Tra i lagomorfi sono presenti la lepre europea e, ad altitudini maggiori, la lepre alpina o bianca. I Roditori sono rappresentati dallo scoiattolo, dalla marmotta e dal ghiro. Sono presenti sei specie di ungulati selvatici: il cervo nobile o cervo europeo, il capriolo , il camoscio alpino, lo stambecco o stambecco delle Alpi, il muflone e il cinghiale. Nella Valle sono presenti numerose specie di Carnivori. Tra i Mustelidi, nelle zone a media altitudine vivono la martora comune o martora eurasiatica, la faina, la donnola ed il tasso mentre a quote superiori si può incontrare l’ermellino. Fra i Canidi sono presenti la volpe ed il lupo. Negli ultimi anni sono stati trovati segni di presenza della lince sia in Val Chisone che in Alta Valle di Susa.

 Geografia antropica  [modifica]In Val di Susa vi sono 39 comuni, di cui 37 fanno parte della Comunità Montana Valle Susa e Val Sangone. Altri 2, Buttigliera Alta e Rosta, pur facendo geograficamente parte della Valle non sono affiliati alle comunità montane.

In totale gli abitanti ammontano a 90.000 circa.

Le località principali sono: Avigliana, Bardonecchia, Bussoleno e Susa. Questi comuni totalizzano approssimativamente il 30% della popolazione.

 ECONOMIA

L'economia della Valle si è sempre basata sull'agricoltura e sulla pastorizia. A partire dal secondo dopoguerra, queste attività sono state progressivamente soppiantate dall'industria pesante (siderurgia) e dal terziario avanzato. L'artigianato tradizionale del legno è ancora fiorente nell'Alta Valle.

Il turismo invernale, legato alle stazioni sciistiche di Bardonecchia, Cesana, Sestriere, Sauze d'Oulx, Frais di Chiomonte, è presente nell'Alta Valle: lo sci iniziò la sua diffusiuone in Italia proprio da qui all'inizio del XX secolo. Queste località hanno ospitato numerose sedi di gara dei XX Giochi olimpici invernali nel 2006.

Per facilitare l'escursionismo ed il turismo la valle possiede alcuni rifugi alpini. I principali sono: Rifugio Cà d'Asti • Rifugio Guido Rey • Rifugio Terzo Alpini • Rifugio Levi Molinari • Rifugio Camillo Scarfiotti • Rifugio Geat Val Gravio • Rifugio Toesca • Rifugio Luigi Vaccarone.

Nella valle sono tracciati molti sentieri. Tra questi è importante segnalare il sentiero dei Franchi e vari tratti del GTA.

 Infrastrutture  [modifica]Il 22 maggio 1854 fu inaugurata la prima tratta della Ferrovia del Frejus, da Torino a Susa, con la prospettiva della realizzazione di un traforo attraverso le Alpi. Il 31 agosto 1857 iniziarono i lavori del Traforo ferroviario del Frejus e nel 1867 della tratta da Bussoleno a Bardonecchia.

Nel 1866 iniziarono i lavori della Ferrovia del Moncenisio costruita per rendere più rapide le comunicazioni tra Italia e Francia. La costruzione fu portata a termine dopo due anni durante la realizzazione del Traforo ferroviario del Frejus. La linea ferroviaria era lunga 77,8 chilometri, costruita adottando il locomotive a Sistema Fell per superare 1.588 metri di dislivello da Susa e una pendenza dell'8,3 percento sul versante francese. La ferrovia fu dismessa nel 1871 dopo l'inaugurazione del Traforo ferroviario del Frejus.

Nel 1870 fu completato il Traforo ferroviario del Frejus, che permise di collegare la ferrovia Torino-Bardonecchia con la Francia. La ferrovia valsusina assunse così rilevanza internazionale, collegando la Pianura Padana con l'Europa occidentale.

La Valle è attraversata da due strade statali, la SS 24 e la SS 25. La Strada Statale 24 e Strada Statale 25 si dirigono rispettivamente verso il Colle del Monginevro e il Valico del Moncenisio

Nel 1980, accanto al tunnel ferroviario è stato inaugurato un tunnel stradale (sempre sotto il Monte Frejus), poi integrato nel sistema autostradale italiano mediante la costruzione dell'autostrada A32 (inizio anni novanta).

Le principali centrali idroelettriche si segnalano quella di Venaus (che utilizza parte dell'acqua del lago del Moncenisio) di Susa e Bardonecchia.

CLIMA

Il clima della Val di Susa è tipicamente alpino. Le Alpi Cozie, protette dal Monviso, sono generalmente secche, mentre le Alpi Graie hanno precipitazioni frequenti. Le Alpi Cozie settentrionali sono caratterizzate da importanti quantità di precipitazioni nevose ma inferiori rispetto alle Alpi Graie.

La Val di Susa è la valle alpina occidentale più ampia: in essa si incanalano facilmente le perturbazioni a direzione Ovest-Est, che caratterizzano la valle con frequenti venti di föhn di forte intensità.

 CULTURA

La Valle di Susa costituisce un punto d'incontro fra tre aree linguistico-culturali: quella piemontese ad est, quella francoprovenzale (o arpitana) a nord-ovest e quella provenzale (o occitana) a sud-ovest.

Contribuiscono al mantenimento delle tradizioni alcuni cori che diffondono la cultura valligiana mediante il canto popolare, tenendo concerti non solo in Valle, ma anche in tutta Italia ed all'estero. Tra questi, occupano un ruolo di prestigio il Coro Alpino Valsusa di Bussoleno, il Coro Alpi Cozie di Susa e la Corale Rocciamelone di Sant'Antonino di Susa.

Sono presenti inoltre alcuni gruppi di rievocazione storica (ad esempio gli spadonari di Venaus e Giaglione), numerose bande musicali risalenti alla seconda metà del XIX secolo, nonché vari gruppi culturali ed archeologici locali. Nella Valle sono presenti il Palio storico di Avigliana e di Susa.

Tipologie edilizie
Tradizionalmente, nelle costruzioni rurali valsusine si possono distinguere alcune caratteristiche costruttive in relazione alle zone. In Bassa valle: costruzioni in pietra e/o laterizi, tetto di coppi. Ciò era dovuto all'ampia disponibilità di argilla ed alla presenza di una fornace per laterizi. In Media valle: costruzioni in pietra, tetto di lose. In Alta valle: costruzioni in pietra e legno, tetto di lose o scandole.

Feste e manifestazioni
Si svolge annualmente il Palio storico dei Borghi di Avigliana, una competizione fra i borghi di Avigliana nella forma di una giostra equestre di origine medievale che si svolge la terza domenica di Giugno, e il Torneo Storico dei Borghi di Susa che si tiene a fine Luglio.

 ENOGASTRONOMIA

Formaggi
La produzione casearia in montagna ha da sempre un ruolo primario per l'economia alpina. La Valle ha una produzione lattea bovina che si aggira intorno ai 60.000 q all'anno. 17.000 q vengono utilizzati per la produzione di formaggi locali.

Brus
Murianengo o Moncenisio
Formaggio a crosta rossa della Valle di Susa
Seirass
Toma Piemontese
Tuma del lait brusc
Reblochon
In Ottobre si svolge la Sagra della Toma a Condove.

Salumi
La produzione di salumi è una realtà produttiva della Valle che risale da antiche tradizioni di allevatori dei versanti alpini della Valle. L'elenco dei principali salumi della Val di Susa.

Bondiola
Prosciuttello crudo
Salame mica
Dolci
I sapori di un tempo si ritrovano nei dolci tipici della bassa Valle di Susa e della Val Cenischia. A Vaie si producono i Canestrelli, dolce tipico che risale al 1600. La Focaccia di Susa è un dolce della Valle di origine remota, risale ai tempi dei Romani e del Medioevo, viene prodotto soprattutto dai panettieri di Susa. Un altro dolce di Susa sono le Lose Golose prodotte dal 1958 nella Valle. Il Pan della Marchesa venne prodotto in occasione del Torneo storico dei Borghi di Susa nel 1987. In occasione delle feste popolari vengono serviti i Gofri.

Vini
I vitigni sono situati a Chiomonte e Giaglione. L'elenco dei principali vini della Valle:

Avanà
Carcairun
Becouet
Grisa Nera
Grisa Rousa
Baratuciat
Nella Valle si produce anche il Barbera.

Frutta
 La raccolta delle ciliegie a Villar DoraLa coltivazione del melo è ancora diffusa nella Valle (dai 400 ai 900 metri). Le mele insieme alle pere facevano parte dei principali ingredienti della cucina della Valle a metà del 1800. I comuni di Gravere, Mattie e Caprie erano i principali luoghi dove si coltivava il melo. Dal dopoguerra ad oggi la coltura si è ridotta. È molto diffusa la coltura di ciliegie nel comune di Villar Dora, alcuni ciliegi sono presenti anche a Vaie. Nella Valle sono noti anche i marroni presenti a San Giorio di Susa, Mattie, Villar Focchiardo e Bruzolo. In Autunno si svolge la Sagra del Marrone a Villar Focchiardo e San Giorio di Susa ad Ottobre. Un 'altra importante produzione della Valle sono le pesche e le prugne (in particolare i Ramasin).

Miele
Nella Valle si produce un miele di qualità influenzato dal clima e da una ricca varietà di flora. L'elenco delle principali varietà di miele.

Castagno
Flora Alpina
Millefiori
Rododendro
Liquori
Le distillerie locali, dove si producono amari e liquori a base di erbe, vantano un'antica tradizione. I liquori tipici della Valle sono l' Eigovitto (grappa di Avanà), Grappa della Comba di Susa, Fragolina di bosco, Garus Susino, Genepy.

SPORT

Lo sci italiano è nato sulle montagne torinesi nel novembre del 1896. Il promotore dello sci alpino italiano fu Adolfo Kind, ingegnere chimico svizzero ed alpinista, residente a Torino. Nel 1896 Adolfo Kind si fece spedire due paia di ski norvegesi e dopo le esercitazioni al Valentino e al Monte dei Cappuccini, Kind salì a Giaveno e raggiunse le frazioni più alte, passando per Prà Fieul fino alla cima del Monte Cugno dell'Alpet. Nel 1899 fu la volta dei 3000 metri: il Monte Tomba, sopra il Lago del Moncenisio. Nel gennaio del 1906 venne inaugurata la prima stazione alpina italiana a Sauze d'Oulx, in Alta Val di Susa.

Sin dall' inizio dello scorso secolo Bardonecchia si rivelò terreno ideale per il nuovo sport. Nel 1909 furono organizzati i primi campionati italiani di sci alpino e fu costruito un trampolino. Nel 1935 venne costruito il primo impianto di risalita del comune.

Nel 1934 venne costituito ex-novo il comune di Sestriere (nato con il nome Sestrierès) e dopo quarant'anni dalla scoperta del nuovo sport vennero costruiti i primi impianti di risalita del comune. Sestriere oltre ad essere stata sede di Torino 2006, è un appuntamento fisso di Coppa del Mondo di sci alpino, ospitando anche i mondiali nel 1997.

La Val di Susa ha ospitato i XX Giochi olimpici invernali che si sono svolti dal 10 al 26 febbraio 2006. Sono stati realizzati i Villaggi Olimpici di Sestriere e Bardonecchia, e la pista di Bob, Slittino e Skeleton di Cesana. In Val di Susa si svolte le gare di Snowboard a Bardonecchia, Slittino, Bob e Skeleton sulla pista Cesana-Pariol, Biathlon a Cesana-Sansicario, Sci alpino (femminile) a Sansicario-Fraiteve, Freestyle a Sauze d'Oulx e Sci alpino (maschile) a Sestriere.

A Sestriere si è svolto lo Sci Alpino dei IX Giochi Paralimpici invernali che si sono svolti dal 10 al 19 marzo 2006.

Torino ha ospitato nel 2007 la seconda Universiade dopo la prima estiva del 1959. Si è svolto lo Sci Alpino e lo Snowboard a Bardonecchia e il Biathlon a Cesana-Sansicario.

Il comprensorio sciistico più importante della Valle è la Via Lattea con 400 chilometri di piste ed è situato nei comuni: Sestriere, Sauze d'Oulx, Claviere, Cesana-Sansicario, Pragelato (comune situato nella Val Chisone) e Monginevro (comune situato in territorio francese). Un'altra località sciistica è Bardonecchia con 100 chilometri di piste, è suddiviso in due comprensori: Melezet, Les Arnaud e Colomion (1300 metri-2400 metri) e Jafferau (raggiunge i 2800 metri d'altitudine). In Val di Susa ci sono anche delle località sciistiche minori: il Pian del Frais situato a 1500 metri nel comune di Chiomonte ha 22 chilometri di piste.

La Val di Susa offre anche piste per lo sci di fondo. Vicino al Sestriere ci sono le piste di Pragelato (situato nel fondovalle della Val Chisone) utilizzate per i XX Giochi olimpici invernali per le gare di sci di fondo e combinata nordica. A Pragelato si sono svolte anche le gare di salto con gli sci. A Bardonecchia c'è la pista di fondo Assomont situata nella Valle Stretta, a Cesana Torinese la pista è localizzata in Val del Thuras.

La pista Cesana-Pariol, dove si sono svolte le gare di Bob, Skeleton e Slittino nei XX Giochi olimpici invernali, ha ospitato anche il Campionato italiano di slittino nel 2006 e nel 2007. La struttura ospiterà il Campionato europeo di slittino il 12 gennaio e 13 gennaio 2008, la Coppa del Mondo di Bob e Skeleton dal 18 al 20 gennaio e il Mondiale di Slittino nel 2011.

Ciclismo
La Valle ha ospitato tappe del Giro d'Italia:

1991 (8 giugno): 13ª tappa, vinta da Eduardo Chozas.
1993 (11 giugno): 19ª tappa, cronometro individuale vinta da Miguel Induráin.
1994 (11 giugno): 21ª tappa, vinta da Pascal Richard.
2000 (3 giugno): 20ª tappa, cronometro individuale vinta da Jan Hruska.
2005 (28 maggio): 19ª tappa, vinta da Josè Rujano.
e del Tour de France:

1952: 11ª tappa, Bourg d’Oisains-Sestrière, vinta da Fausto Coppi
1992: 13ª tappa, Saint-Gervais-Sestrière, vinta da Claudio Chiappucci
1996: 9ª tappa, Monetier les Bains-Sestrière, vinta da Bjarne Riis
1999: 9ª tappa, Le Grand Bornand-Sestrière, vinta da Lance Armstrong
Il Colle delle Finestre, il valico alpino che collega la Val di Susa con la Val Chisone, è divenuto una importante salita per i ciclisti dopo il passaggio del Giro d'Italia del 2005. Il passo, dal versante della Val di Susa, ha una pendenza media del 9,1% e gli ultimi 8 chilometri non sono asfaltati.

Automobilismo
In Val di Susa si svolge la Susa-Moncenisio, una corsa storica disputata per la prima volta il 27 luglio 1902. La corsa contava 22.500 chilometri e partiva da Susa fino al passo del Cenisio posto sul confine francese. 

Monumenti e luoghi d'interesse

Chiese, Abbazie e monasteri
Alcune abbazie sono ormai disabitate da secoli, altre conservano l'architettura ma non la vita religiosa, altre ancora sono tuttora attive. Lo stile prevalente è il romanico (spesso con rifacimenti barocchi in Bassa Valle).

Certosa di Banda • Santuario della Madonna dei Laghi • Certosa della Losa • Certosa di Montebenedetto • Sacra di San Michele • Abbazia della Novalesa • Certosa di San Francesco al Monte (o Certosa della Mortera, Avigliana) • Cattedrale di San Giusto di Susa • Abbazia di Sant'Antonio di Ranverso • Chiesa di San Pietro ad Avigliana • Abbazia di Sant'Antonio di Ranverso

 Vista del Castello dei Conti Antonielli d'OulxCastelli
Molti castelli non sono accessibili al pubblico; alcuni sono in rovina, altri sono stati mantenuti.

Castello di Avigliana • Castello Borello • Castello di Bruzolo • Castello di Caselette • Casaforte di Chianocco • Castello del Conte Verde • Castello di Mattie • Cascina Roland • Casaforte di San Didero • Castello di San Giorio • Castello di Susa • Castello di Villar Dora

Edifici storici
Anfiteatro di Susa • Arco di Augusto • Casa Aschieri • Casa di Porta Ferrata • Casa Senore • Porta Savoia • Terme Graziane • Torre dell'Orologio

Fortificazioni
La valle di Susa ha sempre costituito un luogo privilegiato per il transito degli eserciti, per cui durante i secoli si sono moltiplicate le opere di fortificazione.

Forte della Brunetta • Batteria dello Chaberton • Batteria dello Jafferau • Forte di Bramafam • Forte di Exilles • Forte del Gran Serin • Torre del Colle • Torre Delfinale (o Torre Saracena).

 (Trattto da Wikipedia)

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