Torre delle Combe

Rientra nella serie delle torri di vedetta e di segnalazione dislocate in luoghi strategici a controllo della valle. La scarsità di dati storici non permette di definirne la datazione che, per analogia, potrebbe essere riferita al XIII secolo.
La torre comunica direttamente con quelle di Traduerivi e di Mattie.
La muratura è composta da pietre squadrate unite da scarsissima malta, quasi da sembrare apparecchiata a secco ed ha spigoli caratterizzati da lastroni orizzontali. La pianta è quadrata; lo spazio interno è vuoto e privo di copertura ma sono visibili le tracce di orizzontamenti lignei scomparsi. La merlatura di coronamento è in parte occlusa ed in parte crollata ma si riconosce ancora la distribuzione dei grandi merli squadrati, tre per lato. La porta di accesso, definita da stipiti di blocchi lapidei con rozzi capitelli che sostengono un robusto architrave, è collocata sul prospetto nord, in corrispondenza dell´odierno piano di campagna, che probabilmente non corrisponde all´originale; superiormente si trova una bella monofora, con stipiti monolitici sormontati da pietre sbozzate con funzione di capitello, che reggono l´architrave pure monolitico, modellato ad arco. Ai lati, due travi aggettanti dal muro segnalano l´esistenza di una bertesca lignea, ora scomparsa. Una monofora analoga si trova al centro della parete sud, con una stretta feritoia sottostante.


Stato di conservazione

La robustezza della struttura lapidea ha garantito la buona conservazione dei paramenti fino alla zona sommitale dove si riscontrano, oltre alla perdita di gran parte del coronamento merlato, antiche riprese murarie. La muratura si presenta per il resto sana e non si notano fenomeni di umidità di risalita nella parte basamentale perchè la pendenza del terreno circostante garantisce un corretto smaltimento delle acque.

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