Itinerario uno a Sant'Antonino di Susa

Percorso facile, senza dislivello che si può effettuare anche in bicicletta.
Il punto di partenza si colloca presso gli impianti sportivi del Codrei dove c'è un ampio parcheggio per lasciare l'auto. Gli impianti sportivi si raggiungono dalla stazione ferroviaria in circa venti minuti (a piedi).
Inoltrarsi per la stradina che costeggia il campo di baseball tralasciando la deviazione verso destra che conduce al pozzo dell'acquedotto comunale. Dopo gli impianti sportivi la strada si restringe assediata dalla rigogliosa vegetazione dei Mareschi.
Percorso in inverno, quando l'umidità del terreno si condensa sotto forma di brina sui rami bassi e sugli arbusti, il bosco dei Mareschi appare spoglio.
A marzo compaiono le prime effimere fioriture destinate a estinguersi appena compaiono le foglie sugli alberi: viole odorose, anemoni di bosco e, lungo i fossi la vistosa calta palustre.
Nella piena estate la vegetazione dei Mareschi esplode in una vera e propria giungla.
Tife, carici, ulmarie, guinchi, salciarelle si accavallano contendendosi lo spazio tra gli ontani, i salici, i viburni e i sanguinelli.
La stradina dei Mareschi sbuca in breve sulla provinciale che collega Sant'Antonino a Villar Focchiardo. Svoltare a sinistra e camminare sul ciglio destro della strada con un occhio al fosso che la costeggia.
L'acqua, limpidissima, proviene dal Rio Roncetto e dal Rio della Vignassa e costituisce uno dei pochi (se non l'unico rimasto) ambiente di riproduzione delle trote che infatti si vedono sfrecciare tra le piante acquatiche.
Una breve deviazione permette di visitare la ghiacciaia del Roncetto, utilizzata in passato per mantenere il ghiaccio invernale utile per la conservazione dei cibi deperibili in estate. Superata la curva anche il lato sinistro della strada è costeggiato da un fosso.
Proseguendo sul ciglio della provinciale si arriva alla Vignassa. Nei prati intorno alla borgata pascolano numerosi cavalli che appartengono all'allevamento di Dario e Marinella (Arca di Noè, tel. 0119640337).
Alla Vignassa, oltre ad allevare dei cavalli della razza lusitana, vengono tenuti in pensione dei cavalli anziani che avendo terminato la loro carriera sarebbero stati avviati al macello.
Sconfinando in territorio di Villar Focchiardo imboccare il viale dei "Mauré" che tra due filari di gelsi conduce alla cascina di Comboira. In passato in questa zona si trovava una grangia certosina, fattoria dipendente dalla Certosa di Monte Benedetto fin dal XIII secolo. Tornati sulla provinciale dopo aver girato intorno alla cascina svoltare in direzione di Sant'Antonino e percorrere poco più avanti la stradina che porta al Ponte delle Pietre. Fino a qualche anno fa il canale del Batibò era proprio attraversato da un ponte formato da enormi lastre di pietra, segnalato in lontananza da un grande salice inclinato.
Svoltare a destra sulla strada dei salici.
A sinistra ci sono ancora delle grandi estensioni di campi e prati interrotti qua e là da filari di salici e pioppi. A destra il canale del Batibò è costeggiato da arbusti e alberi di diverse specie.
Quando si incontrano le prime case significa che via Vignassa non è lontana. Tornati sull'asfalto si può riguadagnare il punto di partenza oppure avviarsi verso la stazione.

0
0
0
s2smodern
powered by social2s

Ricerca

Premium Sponsors

Invalsusa organizza